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Quella luce

Aggiornamento: 28 giu 2022

Spesso delle notti fredde sono in grado di regalarmi brividi di gioia e delle strade buie e senza nome accompagnano le mie fatiche.

In quei silenzi però trovo la forza di reagire e di andare avanti: nella solitudine di quelle strade ho costruito tante piccole vittorie.

Spesso ho associato la penombra di queste strade a quella del viale alberato che porta a casa mia.

Associo queste fatiche interminabili alle piccole fatiche dei miei allenamenti quotidiani ed ogni metro del percorso di gara diventa l’ultimo metro di questo viale, gli ultimi metri che mi riportano a casa dagli allenamenti.

In queste situazioni ho trovato la forza di non sentirmi perso, di non sentirmi solo anche quando solo lo ero davvero.

Durante queste notti, fossi anche in capo al mondo, scelgo una luce e mi convinco che sia la luce di casa mia.

Ho fissato una luce di casa in ogni gara e non sentendola lontana ho sopportato tutto.

La vicinanza di casa mi attenua spesso quel senso di paura che cerca di sconfiggermi: paura di morire, paura di non farcela, paura di esser inadeguato e di non avere il giusto carattere e la giusta forza.

Ma in queste notti piene di dolori, di crampi e di sonno ritrovo me stesso

E così di queste notti non voglio perdermi neppure un attimo.



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