Qualcosa di me
Vincenzo Catalano, nato a Milano il 30/06/1969, di professione Personal Trainer & Mental Coach.
La mia storia è quella di un bambino con una famiglia tradizionale, con una infanzia felice a Milano.
Poi nel 1980 il trasferimento a Desenzano del Garda, per seguire papà capo stazione. A 11 anni un incidente che ha segnato la mia vita: in una casetta di legno destinata al ricovero attrezzi stavo sistemando la mia bicicletta. La vicina di casa stava preparando il barbecue. La casetta prese fuoco, in un attimo le fiamme la avvolsero e io mentre scappavo inciampai in un tizzone. I pantaloni della gamba destra presero fuoco, per fortuna mi tirarono fuori subito ma la mia gamba destra era ustionata fino all’anca.
Sei mesi di ospedale, 26 interventi di ricostruzione, trapianto di carne presa dai miei glutei e dalla coscia.
Ho camminato con stampelle e sedia a rotelle per due anni, dagli 11 ai 13 , poi la lenta ripresa.
Questi due anni di immobilità mi appesantirono nel corpo e nello spirito, poi in me scattò qualcosa.
A 16 anni mi iscrissi in una palestra, per perdere peso iniziai a correre, con andatura goffa e scorretta; pedalare e nuotare.
Ancora oggi ho il 40% di mobilità alla caviglia destra, ma vado avanti ugualmente.
A 17 anni la mia prima gara di triathlon, da lì è venuto il resto.
Nel 1995 sono partito per il servizio militare nei paracadutisti della Folgore, dove nascosi il mio handicap.
Nessuno se ne accorse, una fascia elastica, millantando uno strappo, copriva tutto.
Nei test fisici ero sempre il migliore. Tre anni nella Folgore, i gradi di capitano al congedo, la volontà di rimanere lì e una laurea in architettura che mi attendeva. Scelsi la seconda, per far felice mio padre e, dopo due anni di missione, per avvicinarmi a casa.
Nel 2005, dopo il record mondiale di 31 ironman corsi in un anno (la media di un buon atleta annuale arriva massimo a tre!) il CNR di Pisa, Istituto di Fisiologia Clinica, si interessò a me.
Volevano vedere quali doti fisiche, fisiologiche e psicologiche io avessi per arrivare a fare tanto.
Il protocollo di studio durò tre anni (2005-2008), feci test in qualsiasi condizione climatica (Dubai, Everest, apnea). Coinvolsi altri trenta atleti, a paragone.
Dopo tre anni il responso fu banale quanto eccezionale: io ho parametri fisici e fisiologici AL DI SOTTO DELLA MEDIA DI UN ATLETA DI SCARSO LIVELLO.
Il monitoraggio della mia attività cerebrale e del mio sonno fecero emergere capacità fuori dal comune:
motivazione, concentrazione, capacità di modificare funzionamento di cuore e polmoni in base allo sforzo.
https://www.youtube.com/watch?v=JowR-ULbCtc
https://www.youtube.com/watch?v=Bu__PFNoxPs
