"Quando ci apprestiamo a eseguire una prestazione sportiva, il nostro corpo non percepisce appieno la differenza tra ciò che stiamo facendo e una lotta per la sopravvivenza. Si tratta sempre di una fase di allarme/reazione alla quale il corpo risponde combattendo o fuggendo. Il ritmo cardiaco e quello respiratorio aumentano, i processi digestivi si arrestano, l’apparato intestinale si blocca dall’evacuare e le pupille si dilatano. Entro pochi secondi dall’evento stressante il corpo è pronto per sopravvivere, contrattaccando o scappando!
Si evidenzierà un accumulo di sangue nelle mani, se si vuole combattere, o nei piedi, se si vuole scappare e mettersi in salvo. Al termine del suddetto evento l’organismo si ristabilirà entro pochi minuti.
I campioni sono coloro che riescono a gestire e a tenere sotto controllo l’adrenalina in gara e dirigerla verso l’opzione “combatti” piuttosto che in quella “fuggi”.
Per controllare questo potentissimo ormone essi sono soliti rivivere o immaginare di vivere ogni giorno il particolare stress della gara. Un combattente immaginerà di combattere e visualizzerà ogni colpo dato, ricevuto e schivato; un pesista immaginerà il momento in cui si prepara all’alzata, il posizionamento in gara, percepirà la tensione, la sensazione, la paura e l’adrenalina prima ancora di essere in gara.
LÌ quella sensazione di vuoto non sarà nuova ma sarà amica conosciuta e controllabile.
Ci sono tre zone mentali associate a prestazioni di alto livello: aggressività, passività e assertività, o meglio: attacco, fuga, flusso. Gli atleti che riescono a entrare nel flusso, che riescono ad essere assertivi (l’assertività è un modello di comportamento, un atteggiamento nei confronti di se stessi e della vita che può essere visto come un punto di equilibrio tra essere aggressivi ed essere passivi) entrano nella cosiddetta “zona”, raggiungono una sicurezza in sé stessi e nelle proprie capacità che li fa eccellere nella loro disciplina. Una corretta visualizzazione, come descritto sopra, è di fondamentale importanza nel raggiungimento della “zona”, così come lo è il raggiungere un buono stato di rilassamento. Prima di effettuare qualsiasi tipo di allenamento, reale o immaginario, è di importanza cruciale essere motivati e concentrati. Per concentrarsi è importante un buon rilassamento e lasciare fuori dalla palestra ogni pensiero della giornata. Allenarsi con la mente non sgombra da preoccupazioni è il primo passo verso un infortunio!".
E voi? Cosa avete deciso di fare con la vostra vita? Combattete o fuggite?
«È la ripetizione delle affermazioni che ti porta a crederci. E quella credenza si trasforma poi in una convinzione profonda, e le cose cominciano ad accadere». Muhammad Ali
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